sabato 28 agosto 2010

Nato Bene, morto male!


Mauro Marino


Racconta Maria Luisa Bene: «Io e Carmelo siamo nati a Campi. (Carmelo l'uno settembre del 1937). Solo successivamente ci siamo trasferiti a Lecce, quando io avevo già quattordici anni e mezzo e Carmelo sedici. Carmelo è stato più fortunato di me perché, oltre alle elementari, ha potuto fare a Campi anche le Medie e le Scuole Superiori presso gli Scolopi. Invece io, dopo la quinta elementare, piccolina piccolina com’ero, con le treccine dovevo prendere il treno e andare a scuola a Lecce. A Campi non c’erano le Scuole Medie femminili. Poi, tutti e due abbiamo fatto a Lecce il Liceo Classico. Carmelo lo ha iniziato a Campi, la seconda e terzo liceo l’ha frequentata invece a Lecce. Quando ci siamo trasferiti in città, in via Degli Antoglietta, io facevo la quarta ginnasio. Abbiamo frequentato in quella scuola che adesso è l’Ateneo [nei pressi di Porta Napoli], vicino dove andavo a giocare a tennis. Erano i primi anni ‘50».

Campi Salentina, con “Nato Bene” rende omaggio all'illustre concittadino Carmelo Bene con una “bella” festa di compleanno, un seminario notturno in apertura, nella notte del 1° settembre, in cima a Sant'Elia con un ascolto: “L’orecchio mancante e il teatro invisibile: la Salomè di Oscar Wilde secondo Carmelo Bene”. Giovedì 2, un'intensa giornata di incontri per la consegna del premio "Sud del sud dei santi" e del “Certificato di nascita – nuovi studi carmeliani”, riconoscimento che segnala e valorizza le opere e gli studi ispirati e dedicati del Grande Salentino.
“Artefici” dell'iniziativa due patron di alta competenza storica e critica: Piergiorgio Giacchè e Goffredo Fofi, sodali del Maestro nell'ultima ora, depositari del desiderio di Fondazione. Desiderio rimasto tale “suicidatosi” nell'ardire d'esserci! “L'immemoriale” si sarebbe chiamata! C’è da figurarselo come “luogo” dove il 'ricordare' necessita trasformarsi in 'atto' per non essere più solo ricordanza, nenia nostalgica del nulla... Tant'è... Ahinoi, tant'è... L'Immemoriale non è!
Martedì 24 agosto, a poche ore dalla conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa campiota, il Nuovo Quotidiano di Puglia pubblica la notizia d'una piccata reazione di una tale Raffaella Baracchi da Torino, nota per essere stata eletta in quel di Salsomaggiore Miss Italia nel 1983, seconda moglie di CB e madre dell'erede Salomè Bene.
La signora Baracchi pretende d'aver diritto di diffida! Di poter essere contro la manifestazione: Carmelo Bene è “innominabile”, è cosa sua! Come suo è tutto ciò che all'Uomo in vita è appartenuto: opere, cose, cosine, case. Ciò che a lei non serve va buttato, mandato al macero, distrutto. Dimenticato! Sapete, è successo, si racconta di un deposito di merci e di scenografie andato perduto...
La signora ha dimora salentina a Otranto il portone di quello che fu “eremo” del Maestro porta su scritto Baracchi adesso, neanche l'ombra del nome Bene.
Carmelo Pompilio Realino Antonio Bene, non c'è più, forse non c'è mai stato! Ma adesso proprio non c'è più, non ci deve più essere e per ancora esserci deve chiedere il permesso alla sua moglie.
Tutti coloro che vogliono che CB - la sua sostanza di voce, di scrittura, di atti e di visione - sia ancora, devono chiedere a Lei il permesso e in più devono essere di Suo gradimento, coinvolgerLa, sentirLa... se no , niente! CB non s'ha da nominare!
Ma vi pare? Destino amaro dell'Arte, dell'artista che diventa, morto, ostaggio dei parenti.
Che tristezza Carmelo c'è da volgersi a Nostra Signora per chiederle la grazia ancora d'apparire! Figurandosi in Athena, magari armata di lancia a chieder vendetta!
E torna CB, torna: Non esisto: dunque sono. Altrove. Qui. / Dove? M’apparve il sogno, ad occhi aperti / Di Lei, che non fu mai”.
O Miss, mia cara Miss”, avrebbe più semplicemente parafrasato Totò... Vien da pensare ad una vendetta! Già, vien da pensare che è chi “non fu mai”che usa astio e rivalsa, che questo pare oltre l’interessi della tasca! Chi non fu mai! E neanche è! Cultura, memoria e dedizione son altro, son di chi ama e di chi ha amato! Nessuno ne è proprietario!

Nato Bene

Eventi/ Omaggio a Carmelo Bene dalla sua Città Natale


Buon compleanno!!!

Una lunga notte ed un intero giorno traversato da riflessioni che al Maestro sono dedicate, e suggestioni che dal Maestro sono ispirate, ma, soprattutto, un momento di immersione nella dimensione del “sud del sud dei santi” così come è stata indicata e inventata da Carmelo Bene: “sud del sud” come oltremare e oltrecielo ovvero quella visione che dal Sud procede verso un’ulteriore profondità e alterità, che incrementa e valorizza la funzione e la necessità della “minoranza come divenire”, come libertà di ricerca e generosità d’incontro con quelle situazioni e segni e valori che si situano – idealmente e metaforicamente – nel sud del mondo ovvero che sconfinano al di là del mondo del sud.

La festa di compleanno

I “festeggiamenti” prevedono una serie di iniziative che si svolgeranno in diversi luoghi della città di Campi Salentina. Nel giorno del compleanno di Carmelo Bene, la notte del 1 settembre alle ore 24.00, c/o l’Ex Convento Cappuccini di S. Elia (s. p. Campi-Squinzano), appena fuori dalla Città, avrà luogo l’ascolto notturno in forma di seminario a cura di Piergiorgio Giacchè dal titolo “L’orecchio mancante e il teatro invisibile: la Salomè di Oscar Wilde secondo Carmelo Bene”.

Giovedì 2 settembre, alle 11.00 nella Sala Consiliare del Comune di Campi sal. sarà consegnato il Premio "Sud del sud dei santi". Il riconoscimento, quest’anno relativo all'ambito dell’audio-visivo, andrà ex aequo a due registi stelle nascenti del cinema italiano, Michelangelo Frammartino e Pietro Marcello, che hanno contribuito con le loro opere e ricerche ad indicare ed esplorare la dimensione del “sud del sud dei santi” così come è stata inventata da Carmelo Bene: sud del sud come 'oltremare' e 'oltrecielo' ovvero come “altro dell’altro”. Goffredo Fofi si incaricherà delle motivazioni e sarà presente per la consegna dei Premi stessi.

Alle 18.00, nell'Ex Biblioteca Comunale l’inaugurazione della mostra fotografica “Florilegio per Carmelo Bene” di Andrea Valcalda e selezioni e visioni di altri “fiori” scelti dalle opere di Bene. La mostra resterà aperta dal 2 all’11 settembre dalle 18.00 alle 22.00.

Nella stessa occasione ad Andrea Valcalda, Francesca Rachele Oppedisano e Riccardo Panfili verrà consegnato il riconoscimento “Certificato di nascita – nuovi studi carmeliani”, un premio che segnala e valorizza le opere e gli studi ispirati e dedicati a Carmelo Bene, privilegiando le “prime volte” di giovani e non più giovani “studiosi”. La consegna degli attestati di “Nascita” sarà coordinata da Bruna Filippi.

Alle 20.00, sarà la volta di “Amado Mio, il profeta e la Patria” evocazioni e spiegazioni in parole e musica con l’intervento delle autorità locali e di BandAdriatica.

La proiezione dei due film premiati nella sezione “Sud del Sud dei Santi” avrà luogo presso il giardino della Casa Prato, nella serata di giovedì 2 settembre, alle ore 20.45. I film, presentati da Goffredo Fofi, saranno “Le quattro volte” di Michelangelo Frammartino e “La bocca del Lupo” di Pietro Marcello. Saranno entrambi proiettati al pubblico nella forma di cinema all'aperto.

Il Premio “Sud del Sud dei Santi”

Giunto alla sua terza edizione, il premio nasce da un’idea di Piergiorgio Giacchè ispirata a una frase, meglio un concetto anzi una “visione”, di Carmelo Bene, rielaborato in chiave antropologica.

Nel sud ci si sente già in un altrove, il sud è sempre stato nell’ottica nord-occidentale il luogo limite, il più basso ed escluso, il più sconosciuto e perfino pericoloso. Nel sud ci si sente sempre dunque emarginati e scontenti, si cerca quindi di giustificarsi e compararsi al nord. Si crede che gli Altri verso i quali ci si deve misurare sono al nord.

L’invito – solo apparentemente provocatorio di Carmelo Bene – è quello di sfruttarne la posizione per guardare ancora più a sud. Trovandosi in un finis terrae, si apre una visione dell’oltremare e dell’oltrecielo, qualcosa che sembra il vuoto, il nulla. Ma in quel nulla abitano i santi, cioè guardando verso quell’infinito si possono avere delle vere visioni. Ma anche delle vere condizioni e delle nuove scoperte. Estetiche ed estatiche. Ma infine anche penetrazioni che forse non servono a fondare una identità ma certamente fanno procedere verso un’alterità sempre più profonda e necessaria. In fondo (sempre che ci sia un fondo) il sud è una dimensione anche geografica vastissima e antropologica ricchissima, ed è anche – per il nostro punto di vista nordista (e tutti siamo nordisti) – una direzione tutta da indagare e da sfruttare”.

L’idea del premio è nata così. Ci sono persone che operano o pensano o creano qualcosa che ci aiuti a spostare lo sguardo sempre più a sud, che stimolano e aiutano noi meridionali a guardare verso il meridione del meridione, verso quel luogo e tempo più a sud che solo da qui si può guardare ma anche che serve a perdersi, a criticarsi, a cercare non di rafforzare la nostra identità ma ad arricchire la nostra alterità?

L'altro premio

Il riconoscimento “Certificati di nascita: nuovi studi carmelitani” - è la ripresa di un’idea venuta subito dopo la morte d Carmelo Bene ma che non è stata mai fin qui sistematicamente e istituzionalmente portata avanti.

Un’idea di Bruna Filippi, storica e importante studiosa del teatro gesuitico, che lavora fra l’altro sul rapporto tra Teatro e Mistica ed ha organizzato varie iniziative di studio sul teatro e la figura di Carmelo Bene, fra cui la direzione di un seminario internazionale a Parigi della prestigiosa Ecole des hautes Etudes en Sciences Sociales (EHESS). A queste iniziative partecipano molti giovani interessati all’opera e alla figura di Bene; molti poi, anche altrove, hanno prodotto pregevoli tesi di laurea e di dottorato ma anche altri non studenti possono essere chiamati studiosi: sono musicisti, attori, artisti in genere che si sono innamorati e ispirati all'opera di CB. “Ecco, adesso, trovandoci a Campi e cioè nel luogo di nascita di Bene, ad alcuni di questi è possibile proporre un riconoscimento che equivale ad un “certificato di nascita” quali Nuovi Studiosi Carmelitani: in nessun’altra città questo si potrebbe fare”.

Campi e la sua biblioteca, già intitolata a Carmelo Bene, potrà avvantaggiarsi delle loro opere e intanto conoscerli e riconoscerli. “Battezzarli” certo in modo laico, assegnando loro un diploma sovrimpresso sull’autentico certificato di nascita di Carmelo.

Anche questo “premio” o “riconoscimento” non ha una giuria. La prof.ssa Filippi è stata nel suo lavoro di selezione coadiuvata da tre altri amici esperti (lo stesso Giacchè, Goffredo Fofi e Jean Paul Manganaro, forse il più caro amico e interprete del pensiero e dell’opera di Bene), ma i nuovi “battezzati” entreranno a anche loro a far parte di un circolo di consiglieri e di suggeritori e scopritori di “Nuovi Studiosi Carmeliani”.

lunedì 15 marzo 2010
























Il 16 marzo del 2002 moriva a Roma, Carmelo Pompilio Realino Antonio Bene: CB. Era nato a Campi Salentina il 1 settembre 1937.

In occasione dell’ottavo anniversario della morte il Fondo Verri organizza una serata in suo onore. Ospite, nella saletta di via Santa Maria del Paradiso a Lecce, la sorella Maria Luisa, che ricorderà, con Maurizio Nocera, momenti di vita e di teatro del maestro.

A seguire la performance a cura dell’attore Simone Franco, del poeta Simone Giorgino, del pittore Orodè Deoro, “Grazia de’ fiori” ispirata al poema beniano “‘L mal de’ fiori” edito da Bompiani, pubblicato per la prima volta nel 2000. L'opera valse a Bene - dalla Fondazione Schlesinger, istituita da Eugenio Montale, la cui presidenza onoraria era tenuta allora da Rita Levi Montalcini - il titolo di «poeta dell'impossibile».

“Grazia de’ fiori” è stata presentata in anteprima nazionale nel foyer del teatro Palladium di Roma durante la serata di inaugurazione della mostra di Orodè Deoro “L’impossibile Bene” in corso fino all’11 aprile 2010.